Inizio di primavera
Sōshun
1956
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
144 min.
Formato
Colore
Regista
Yasujirō Ozu
Attori
Chikage Awashima
Ryô Ikebe
Teiji Takahashi
Keiko Kishi
Chishū Ryū
Shoji (Ryō Ikebe) conosce la segretaria Kaneko (Keiko Kishi), che lo corteggia e lo tenta fino a quando i due non fanno sfociare la reciproca attrazione in una relazione clandestina. La moglie di Shoji, Masako (Chikage Awashima), intuisce del rapporto tra i due ma, sul momento, evita di far naufragare il suo matrimonio. Ben presto, però, la circostanza diverrà troppo macroscopica per essere ignorata. È ancora una volta sorprendente e ammirevole la maniera in cui Ozu riesce a trasformare una storia prevedibile quando non banale (si parla di una mesta vita impiegatizia e di un adulterio come tanti altri, difficile immaginare qualcosa di più telefonato) in un'abbagliante sinfonia cinematografica. L'immedesimazione dello spettatore, anche in questo caso, è al grado massimo, sia di commozione che di verosimiglianza. Il verismo pudico e realistico col quale l'autore giapponese filma i suoi personaggi conferisce alle vicende un'aura di concretezza nella quale è impossibile non specchiarsi e riconoscere se stessi e usanze di un Giappone lontano nel tempo ma egualmente vicino. Tra alienazione, sia lavorativa che matrimoniale, Inizio di primavera parla di una condizione logorante dello spirito e della mente, la solitudine, con una levità che non può che stupire e dalla quale è praticamente impossibile non lasciarsi accarezzare. Nonostante la consistente durata (quasi due ore e mezza), rimane una visione scorrevolissima.
Maximal Interjector
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