Il ladro di Bagdad
The Thief of Bagdad
1924
Paese
Usa
Generi
Avventura, Sentimentale, Fantasy
Durata
155 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Raoul Walsh
Attori
Douglas Fairbanks
Snitz Edwards
Charles Belcher
Anna May Wong
Brandon Hurst
Julanne Johnston
Ahmed (Douglas Fairbanks), ladruncolo coraggioso, riesce a intrufolarsi nel palazzo del Califfo (Brandon Hurst) alla ricerca di tesori nascosti e pietre preziose: il suo sguardo però rimarrà colpito soprattutto dalla bellezza della principessa (Julanne Johnston) di cui s'innamora a prima vista. Il giorno successivo tre principi, decisi a chiedere la mano della ragazza, arriveranno a Bagdad: Ahmed ruba alcuni vestiti lussuosi e si finge uno di loro. La principessa lo sceglie come pretendente, ma la situazione si complica e Ahmed è costretto a fuggire. Liberamente ispirato a un racconto de Le mille e una notte, Il ladro di Bagdad è una delle pellicole hollywoodiane più affascinanti dell'intero periodo del muto. Romanticismo, ambientazioni esotiche, situazioni fantastiche: gli ingredienti fanno pensare a un classico film d'avventura, ma dietro la confezione da film di genere si nasconde un'operazione cinematografica ancor più importante e significativa. È straordinario, infatti, l'uso dei dettagli (a partire da quelli nel palazzo del Califfo); il gioco di sguardi tra i protagonisti; i primi piani di un Douglas Fairbanks in grande spolvero, che sembra danzare di fronte all'occhio della macchina da presa. Altrettanto maestosa la tenuta narrativa: 155 minuti che volano via con un soffio, contrassegnati da una leggerezza di scrittura invidiabile e da una regia di grande maestria tecnica. Una magia su grande schermo, in cui gli spettacolari effetti visivi (il tappeto volante, la corda magica e tanto altro) sono soltanto il fiore all'occhiello di un'operazione fantastica in tutti i sensi. La storia d'amore è coinvolgente, la ricerca dei tesori nascosti accattivante, i personaggi ben caratterizzati e l'atmosfera di enorme fascino: un grande film che ha mostrato al mondo il talento di Raoul Walsh, futuro autore di pellicole come Una pallottola per Roy (1941) e La furia umana (1949). Accolto con grande entusiasmo dalla critica, necessitò di alcuni anni per avere altrettanto successo da parte del pubblico.
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