I magliari
1959
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
119 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Francesco Rosi
Attori
Alberto Sordi
Belinda Lee
Renato Salvatori
Ad Hannover per cercare lavoro, l'operaio toscano Mario Balducci (Renato Salvatori) si imbatte nel compatriota romano Totonno (Alberto Sordi), losco venditore di tessuti. Totonno è alle dipendenze di un gruppo di napoletani ma presto, con l'aiuto di Mario, deciderà di mettersi in proprio.

Nel suo secondo lungometraggio, dopo La sfida (1958), Rosi torna a raccontare un fallimentare tentativo di scalata individuale ai vertici di una organizzazione malavitosa. Come Vito Polara nel film precedente, Totonno è l'elemento estraneo a un sistema di collusione che tenta di inserirsi nelle gerarchie esistenti. Romano dentro un gruppo di napoletani, non potrà che finire umiliato e offeso, emarginato dai capi del clan. A questa linea narrativa la sceneggiatura di Rosi e Suso Cecchi d'Amico affianca una più prevedibile traccia romantica sull'amore tra Mario e Paula (Belinda Lee), anche questo costretto a soccombere da un ambiente impenetrabile e ostile. Girato tra Hannover e Amburgo dopo mesi di studio sul campo nella realtà dei veri “magliari”, non raggiunge la densità e la concisione del film d'esordio, ma veicola molto bene le atmosfere e i sentori dei luoghi in cui è girato. Unica e insolita collaborazione tra Rosi e Alberto Sordi, qui al culmine della sua carriera e perfettamente calato nei panni dell'istrionico imbroglione italico, sospeso tra comicità e tragedia. Fondamentale il contributo della fotografia di Gianni Di Venanzo e della selezione di brani da juke-box curata da Piero Piccioni.
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