La notte dei maghi
Hanussen
1988
Paesi
Rft, Ungheria
Generi
Drammatico, Biografico
Durata
140 min.
Formato
Colore
Regista
Istvan Szabò
Attori
Klaus Maria Brandauer
Erland Josephson
Károly Eperjes
Ildikó Bánsági
Walter Schmidinger
In piena Prima guerra mondiale, un soldato austriaco (Klaus Maria Brandauer) si ferisce gravemente alla testa: dopo essere stato curato, inizia a sviluppare dei poteri paranormali, diventando col tempo un celebre veggente. Le sue predizioni, però, lo renderanno mal voluto dal nascente regime hitleriano. Ispirato alla vita di Erik Jan Hanussen, controverso illusionista austriaco, coetaneo di Adolf Hitler e suo astrologo preferito, prima di venire arrestato e ucciso dalla Gestapo (per la gelosia che alcuni gerarchi nutrivano nei suoi confronti, troppo vicino e legato allo stesso Hitler). La notte dei maghi è la conclusione di un'ipotetica trilogia sul rapporto tra uomo e potere, che Szabó aveva iniziato con Mephisto (1981) e proseguito con Il colonnello Redl (1985), sempre con protagonista Klaus Maria Brandauer. L'attore, all'apice del suo eclettismo, regge sulle proprie spalle quest'ultimo capitolo del trittico, totalmente incentrato sul carisma del suo personaggio, sulla sua vicenda bizzarra e sul legame con gli eventi storici capitati in Germania dalla Prima guerra mondiale fino all'avvento del nazismo. È una vicenda che non può che interessare, stimolare e suggestionare, ma i passaggi debolucci non sono pochi e, a volte, Szabó è un po' pigro nella regia: troppo sicuro della forza del notevole materiale di partenza, l'autore ungherese dirige complessivamente con buon mestiere, ma non regala grandi sequenze da ricordare e spesso sembra accontentarsi dello spessore del copione e della performance del suo attore protagonista. Da vedere, ma senza aspettarsi troppo.
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