È più facile che un cammello...
Durata
85
Formato
Regista
Il commendator Carlo Bacchi (Jean Gabin) muore in un incidente stradale e, nell'aldilà, viene condannato all'inferno. L'uomo però riesce a ottenere del tempo supplementare sulla terra, per riparare a tutte le cattive azioni fatte.
Commedia che cerca di colpire i membri delle classi agiate, colpevoli di egoismi e cattiverie a non finire. Un racconto alquanto banale, incapace di qualsivoglia guizzo originale. Nonostante un cast guidato da Gabin e un interessante spunto iniziale, Zampa getta tutto alle ortiche e il risultato è uno dei suoi film più scontati e meno acuti in assoluto. Il titolo prende spunto da un passo del Vangelo «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Presentato in concorso alla Mostra di Venezia e seguito da una scia di stroncature e polemiche che coinvolsero l'autore del soggetto (Zavattini) e gli sceneggiatori (Cecchi d'Amico e Bracati).
Commedia che cerca di colpire i membri delle classi agiate, colpevoli di egoismi e cattiverie a non finire. Un racconto alquanto banale, incapace di qualsivoglia guizzo originale. Nonostante un cast guidato da Gabin e un interessante spunto iniziale, Zampa getta tutto alle ortiche e il risultato è uno dei suoi film più scontati e meno acuti in assoluto. Il titolo prende spunto da un passo del Vangelo «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Presentato in concorso alla Mostra di Venezia e seguito da una scia di stroncature e polemiche che coinvolsero l'autore del soggetto (Zavattini) e gli sceneggiatori (Cecchi d'Amico e Bracati).