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Cuori senza frontiere
Durata
80
Formato
Regista
Nel 1947 un piccolo paesino a cavallo tra Italia e Jugoslavia viene stravolto dall'arrivo di una commissione incaricata di fissare i nuovi confini post bellici. Una linea bianca spacca in due il piccolo centro e così anche le vite dei suoi abitanti. Il meccanico Stefano (Erno Crisa) è innamorato di Donata (Gina Lollobrigida), che a sua volta però desidera Domenico (Raf Vallone).
La scelta di accompagnare un interessante dramma post bellico su uno dei più sottaciuti problemi dell'Italia del dopoguerra (la ridefinizione geografica e il conseguente trauma nella popolazione), a un banale intreccio sentimentale è purtroppo un grandissimo errore. Zampa avrebbe dovuto adottare una linea più netta, o quantomeno arginare le spinte romantiche. Ciononostante le prove della Lollobrigida e di Raf Vallone spiccano, così come le musiche composte da Carlo Rustichelli. Se l'esigenza era catturare il pubblico più vasto possibile, bastava concentrarsi sulle curiose (e a tratti drammatiche) vicissitudini dei bambini del paese. Un film gradevole, ma senza particolari meriti.
La scelta di accompagnare un interessante dramma post bellico su uno dei più sottaciuti problemi dell'Italia del dopoguerra (la ridefinizione geografica e il conseguente trauma nella popolazione), a un banale intreccio sentimentale è purtroppo un grandissimo errore. Zampa avrebbe dovuto adottare una linea più netta, o quantomeno arginare le spinte romantiche. Ciononostante le prove della Lollobrigida e di Raf Vallone spiccano, così come le musiche composte da Carlo Rustichelli. Se l'esigenza era catturare il pubblico più vasto possibile, bastava concentrarsi sulle curiose (e a tratti drammatiche) vicissitudini dei bambini del paese. Un film gradevole, ma senza particolari meriti.
