
La figlia del vento
Jezebel
Premi Principali

Oscar alla miglior attrice protagonista 1939
Durata
104
Formato
Regista
Nella New Orleans di fine Ottocento, l'orgogliosa e testarda Julie (Bette Davis), dopo aver debuttato in società con un provocatorio abito rosso, viene lasciata dal fidanzato Pres (Henry Fonda), che le preferisce la morigerata Amy (Margaret Lindsay). La febbre gialla, intanto, si prepara a colpire.
Pensato, prodotto e girato quasi contemporaneamente a Via col vento (1939), con cui ha più di un punto in comune, a partire dalla caratterizzazione della protagonista, è uno dei film di Wyler più toccanti, fatalisti e feroci. Il merito va (quasi) tutto a Bette Davis (premiata con l'Oscar), qui impegnata in un tour-de-force istrionico che l'ha consegnata alla storia. Il ruolo, interpretato inizialmente a Broadway da Miriam Hopkins, sembra essere costruito su misura per il suo piglio smaliziato, e per il suo talento compiaciuto e nevrotico. Wyler l'asseconda con piacere, e la dirige in maniera esemplare in un dramma d'ispirazione sudista ben confezionato e vigoroso, affiancandole un co-protagonista di livello come Henry Fonda e caratteristi di grido, tra i quali spicca Fay Bainter (Oscar come miglior attrice non protagonista). Iconico il costume rosso indossato dalla sfrontata Julie/Davis, firmato da Orry-Kelly. Bellissimo bianconero di Ernest Haller, musiche di Max Steiner.
Pensato, prodotto e girato quasi contemporaneamente a Via col vento (1939), con cui ha più di un punto in comune, a partire dalla caratterizzazione della protagonista, è uno dei film di Wyler più toccanti, fatalisti e feroci. Il merito va (quasi) tutto a Bette Davis (premiata con l'Oscar), qui impegnata in un tour-de-force istrionico che l'ha consegnata alla storia. Il ruolo, interpretato inizialmente a Broadway da Miriam Hopkins, sembra essere costruito su misura per il suo piglio smaliziato, e per il suo talento compiaciuto e nevrotico. Wyler l'asseconda con piacere, e la dirige in maniera esemplare in un dramma d'ispirazione sudista ben confezionato e vigoroso, affiancandole un co-protagonista di livello come Henry Fonda e caratteristi di grido, tra i quali spicca Fay Bainter (Oscar come miglior attrice non protagonista). Iconico il costume rosso indossato dalla sfrontata Julie/Davis, firmato da Orry-Kelly. Bellissimo bianconero di Ernest Haller, musiche di Max Steiner.