Un garibaldino al convento

Ospite in un collegio femminile, la sanguigna Caterinetta (Carla Del Poggio) nasconde un garibaldino ferito (Leonardo Cortese) con l'aiuto della compagna Mariella (María Mercader). Le due difendono il giovane dalla rapace ricerca borbonica, ma un inaspettato sentimento complicherà la situazione.

Frizzante commedia dalle venature drammatiche, tratta da un soggetto originale di Renato Angiolillo. Vittorio De Sica (anche sceneggiatore con Giuseppe Zucca, Margherita Maglione, Adolfo Franci e Alberto Vecchietti, non accreditato) rilegge in chiave ironica il Risorgimento, permeando di romantica ingenuità un periodo storico cruciale e mettendo in scena temi-feticcio nella prima parte della sua carriera registica (l'ambientazione scolastica, l'amore contrastato, l'equivoco come meccanismo narrativo). Il risultato è godibile e convincente, soprattutto nella direzione degli attori e nel tratteggio delle scenografie (anche se a tratti lievemente didascalico, a causa di dialoghi non particolarmente incisivi), esaltato da una struttura a flashback (la vicenda è rievocata dall'anziana Caterinetta, interpretata da Adele Mosso) che definisce un talento autoriale destinato a esplodere prepotente negli anni successivi. Musiche di Renzo Rossellini. Sul set scoppiò l'amore tra De Sica (che nel film impersona Nino Bixio) e la Mercader.