Il giudizio universale
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95
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Regista
Napoli. Una voce dal cielo annuncia l'inizio del Giudizio Universale, previsto per le sei pomeridiane, costringendo una variegata umanità a fare i conti con la propria coscienza: tra gli altri, un cameriere licenziato (Nino Manfredi), una moglie adultera (Anouk Aimée), un imprenditore disonesto (Jack Palance) e un ambiguo funzionario (Alberto Sordi) che vende trovatelli a ricche famiglie straniere.
Commedia venata di sociologia spicciola, che mira a indagare, con intenti moraleggianti, le miserie dell'italiano medio. Vittorio De Sica mette in scena il soggetto di Cesare Zavattini (anche sceneggiatore), spostando l'analisi dal proletariato indigente alla borghesia ipocrita, e spinge il pedale del grottesco, venando il tutto di un'aura surrealista che faccia emergere per contrasto le contraddizioni degli scomodi personaggi. Ambizioni alte, risultato pedestre: lo sviluppo risulta incoerente, le caratterizzazioni scivolano nella macchietta, la struttura narrativa è decisamente slegata. Unica nota di rilievo, un cast da antologia, in cui spiccano un disturbante Alberto Sordi e una sempre convincente Silvana Mangano. Vittorio Gassman è Cimino, Renato Rascel è Coppola; particina per De Sica nel ruolo dell'avvocato. Musiche di Alessandro Cicognini. La voce di Dio appartiene al basso Nicola Rossi-Lemeni.
Commedia venata di sociologia spicciola, che mira a indagare, con intenti moraleggianti, le miserie dell'italiano medio. Vittorio De Sica mette in scena il soggetto di Cesare Zavattini (anche sceneggiatore), spostando l'analisi dal proletariato indigente alla borghesia ipocrita, e spinge il pedale del grottesco, venando il tutto di un'aura surrealista che faccia emergere per contrasto le contraddizioni degli scomodi personaggi. Ambizioni alte, risultato pedestre: lo sviluppo risulta incoerente, le caratterizzazioni scivolano nella macchietta, la struttura narrativa è decisamente slegata. Unica nota di rilievo, un cast da antologia, in cui spiccano un disturbante Alberto Sordi e una sempre convincente Silvana Mangano. Vittorio Gassman è Cimino, Renato Rascel è Coppola; particina per De Sica nel ruolo dell'avvocato. Musiche di Alessandro Cicognini. La voce di Dio appartiene al basso Nicola Rossi-Lemeni.