Intrigo a Berlino
The Good German
Durata
105
Formato
Regista
Berlino, luglio 1945. Il giornalista e militare americano Jake Gesimar (George Clooney) viene inviato nella capitale tedesca per seguire la conferenza di pace di Potsdam. Lì incontrerà una sua vecchia fiamma, Lena Brandt (Cate Blanchett): la donna nasconde un segreto che potrebbe mettere a repentaglio la sua vita, e Jake decide di aiutarla.
Dichiarato omaggio di Steven Soderbergh al cinema noir degli anni '40. E da un punto di vista esclusivamente tecnico, l'operazione è filologicamente corretta e accurata: bianco e nero, formato in 4:3, dissolvenze di montaggio uguali alle pellicole d'epoca, perfino lo stile di recitazione degli attori riprende quello dei grandi divi del passato. Ma al di là del revival passatista e atto d'amore verso il cinema che fu, il film si dimostra alquanto sterile nel ricalcare, senza alcuna voglia di contestualizzazione, modi e toni di quel cinema. L'effetto è certamente straniante, ma la pellicola soffre di un eccessivo didascalismo e non possiede una propria anima filmica. E il probabile accenno teorico di riproporre una pellicola concepita come sessant'anni fa è più nelle intenzioni che nella resa dell'opera: il risultato, infatti, è artefatto, furbo, inadeguato e ben poco sincero.
Dichiarato omaggio di Steven Soderbergh al cinema noir degli anni '40. E da un punto di vista esclusivamente tecnico, l'operazione è filologicamente corretta e accurata: bianco e nero, formato in 4:3, dissolvenze di montaggio uguali alle pellicole d'epoca, perfino lo stile di recitazione degli attori riprende quello dei grandi divi del passato. Ma al di là del revival passatista e atto d'amore verso il cinema che fu, il film si dimostra alquanto sterile nel ricalcare, senza alcuna voglia di contestualizzazione, modi e toni di quel cinema. L'effetto è certamente straniante, ma la pellicola soffre di un eccessivo didascalismo e non possiede una propria anima filmica. E il probabile accenno teorico di riproporre una pellicola concepita come sessant'anni fa è più nelle intenzioni che nella resa dell'opera: il risultato, infatti, è artefatto, furbo, inadeguato e ben poco sincero.