Che – L'argentino
Che, Part One
Durata
130
Formato
Regista
1956, Cuba. Ernesto Guevara (Benicio Del Toro) è un giovane rivoluzionario nato in Argentina, che prende a cuore la causa di Cuba e il suo intento di sconfiggere la dittatura che vige nel paese. Insieme all'amico Fidel Castro (Demian Bichir) farà nascere un esercito ribelle per lottare e rovesciare il governo comandato dal generale Batista.
Che – L'argentino è la prima delle due parti che il regista Steven Soderbergh ha dedicato alla figura di Ernesto Che Guevara e alla vicenda della rivoluzione cubana con il conseguente rovesciamento della dittatura di Fulgencio Batista. Presentato nella sua interezza in concorso al Festival di Cannes nel 2008, è tratto dal libro La guerra rivoluzionaria a Cuba scritto dallo stesso Guevara. Montato come un racconto a incastro, il film si muove tramite flashback tra il passato, in cui Che Guevara (interpretato con carisma da Benicio Del Toro, che si è guadagnato un premio a Cannes come miglior attore) organizza la lotta armata, e il futuro, dove il protagonista tiene il famoso discorso alle Nazioni Unite nel 1964. Lo stile di Soderbergh è crudo ed essenziale e sfrutta la camera a mano per un approccio quasi documentaristico alla narrazione. Se l'intento di questa prima parte è nobile nell'omaggiare la figura di Che Guevara, visto come eroe del popolo e visionario della rivoluzione, all'opera manca però un filtro di complessità politica, con il conseguente appiattimento di ideali e personaggi e la tendenza a concentrarsi sul procedere degli eventi, anche con eccessivo didascalismo.
Che – L'argentino è la prima delle due parti che il regista Steven Soderbergh ha dedicato alla figura di Ernesto Che Guevara e alla vicenda della rivoluzione cubana con il conseguente rovesciamento della dittatura di Fulgencio Batista. Presentato nella sua interezza in concorso al Festival di Cannes nel 2008, è tratto dal libro La guerra rivoluzionaria a Cuba scritto dallo stesso Guevara. Montato come un racconto a incastro, il film si muove tramite flashback tra il passato, in cui Che Guevara (interpretato con carisma da Benicio Del Toro, che si è guadagnato un premio a Cannes come miglior attore) organizza la lotta armata, e il futuro, dove il protagonista tiene il famoso discorso alle Nazioni Unite nel 1964. Lo stile di Soderbergh è crudo ed essenziale e sfrutta la camera a mano per un approccio quasi documentaristico alla narrazione. Se l'intento di questa prima parte è nobile nell'omaggiare la figura di Che Guevara, visto come eroe del popolo e visionario della rivoluzione, all'opera manca però un filtro di complessità politica, con il conseguente appiattimento di ideali e personaggi e la tendenza a concentrarsi sul procedere degli eventi, anche con eccessivo didascalismo.