Presence
Presence
Dove vederlo
Sky Cinema Suspense - 07/12 ore 19:30
Durata
85
Formato
Regista
Una famiglia arriva in una nuova casa. Una presenza abita quelle mura e molto presto si farà sentire…
L’essenzialità è uno dei punti forti del cinema di Steven Soderbergh, regista che qui arriva a ridurre totalmente all’osso una trama minimale in cui quello che conta davvero è la messinscena, non il cosa, ma il come. La modalità è presto riconoscibile: basta la prima sequenza totalmente notturna per notare come Soderbergh ci stia offrendo il punto di vista di un fantasma, mostrandoci quello che vedono i suoi occhi. Presence, come pochi altri film nella storia del cinema hanno avuto il coraggio di fare, è un lungometraggio totalmente in soggettiva, in cui lo spettatore prende direttamente lo sguardo della “presenza” che abita in quella casa. Il film parla di traumi, sensi di colpa e di complicate dinamiche famigliari, ma ciò che conta davvero è il ragionamento teorico alla base della scelta linguistica che Soderbergh ha optato di fare. Se noi fossimo il fantasma che abita una casa, come ci comporteremmo? Il gioco mostra la corda in alcuni passaggi che soffrono di alcuni tempi morti di troppo, ma l’originalità dell’operazione rende comunque Presence un prodotto intelligente e capace di lasciare spazio a numerosissime interpretazioni. Scritto da David Koepp, questo film conferma la volontà di Soderbergh di girare con mezzi leggerissimi e di ragionare con forza sul senso dell’immagine digitale e dell’alta definizione: il risultato è un horror da camera, un kammerspiel da brividi che teorizza più che terrorizzare, lasciando comunque più di uno spunto di riflessione al termine dei titoli di coda.