Fantozzi va in pensione
Durata
102
Formato
Regista
Anche per il Rag. Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio) è giunto il momento della meritata pensione. Ma dopo innumerevoli anni di durissimo lavoro, come riuscirà a impiegare le tante ore libere che compongono una giornata?
Dopo la parentesi “storica” di Superfantozzi, Neri Parenti, con il solito nugolo di sceneggiatori, torna a raccontare le vicissitudini di Fantozzi nel presente. Il ritratto umoristico, ma nerissimo, del ceto medio italiano cede però definitivamente il posto a qualcosa di molto più semplice e basilare, che cerca la risata negli sketch fini a se stessi. Se il film non è un totale fallimento come il precedente, però, lo si deve probabilmente al ritratto, ai limiti del malinconico, del vuoto che si crea (in una vita dedicata al lavoro) una volta raggiunta la pensione. Tra le scene da ricordare, i tentativi di Fantozzi di ritirare la pensione e la sortita con la moglie Pina (Milena Vukotic) in un cinema porno.
Dopo la parentesi “storica” di Superfantozzi, Neri Parenti, con il solito nugolo di sceneggiatori, torna a raccontare le vicissitudini di Fantozzi nel presente. Il ritratto umoristico, ma nerissimo, del ceto medio italiano cede però definitivamente il posto a qualcosa di molto più semplice e basilare, che cerca la risata negli sketch fini a se stessi. Se il film non è un totale fallimento come il precedente, però, lo si deve probabilmente al ritratto, ai limiti del malinconico, del vuoto che si crea (in una vita dedicata al lavoro) una volta raggiunta la pensione. Tra le scene da ricordare, i tentativi di Fantozzi di ritirare la pensione e la sortita con la moglie Pina (Milena Vukotic) in un cinema porno.