Vendicami
Fuk sau
Durata
108
Formato
Regista
Dopo che il genero e i due nipoti vengono uccisi a Hong Kong, un cuoco francese (Johnny Hallyday) decide di assecondare il desiderio di vendetta della figlia (Sylvie Testud). Affetto da una patologia che non gli permette di avere memoria a lungo termine, l'uomo assolda tre assassini del luogo (Anthony Wong, Lam Ka-Tung, Suet Lam) per portare a termine il suo obiettivo.
Uno sguardo al cinema di Melville, un ruolo da protagonista ritagliato per Alain Delon (che rinuncerà in favore di Johnny Hallyday) e riferimenti espliciti a Memento (2000) di Christopher Nolan: ecco alcuni degli elementi di contrasto di Vendicami, noir firmato Johnnie To, che si contrappongono a quelli classici del suo cinema. Il protagonista occidentale infatti è affiancato da personaggi “tipo” della Milkyway (casa di produzione dei film di To), gangster che parlano unicamente il linguaggio delle armi ma che, rispettando un rigoroso codice d'onore, sono in grado di riconoscere e rispettare i propri “fratelli”. Vendicami è, in definitiva, l'esempio perfetto per descrivere il tipo di pellicola che ha reso importante il lavoro del regista di Hong Kong, al pari di A Hero Never Dies (1998), The Mission (1999) ed Exiled (2006). Ed è qui che sta anche il suo più grande limite perché, rispetto ai film sopra citati, non si muove di un millimetro, non aggiunge ne toglie nulla a ciò che ha sempre fatto ed è sempre stato in grado di fare. Sembra quasi che il regista vada avanti con il pilota automatico, a occhi chiusi, sfiorando pericolosamente la maniera. Il risultato è apprezzabile, ma nulla più.
Uno sguardo al cinema di Melville, un ruolo da protagonista ritagliato per Alain Delon (che rinuncerà in favore di Johnny Hallyday) e riferimenti espliciti a Memento (2000) di Christopher Nolan: ecco alcuni degli elementi di contrasto di Vendicami, noir firmato Johnnie To, che si contrappongono a quelli classici del suo cinema. Il protagonista occidentale infatti è affiancato da personaggi “tipo” della Milkyway (casa di produzione dei film di To), gangster che parlano unicamente il linguaggio delle armi ma che, rispettando un rigoroso codice d'onore, sono in grado di riconoscere e rispettare i propri “fratelli”. Vendicami è, in definitiva, l'esempio perfetto per descrivere il tipo di pellicola che ha reso importante il lavoro del regista di Hong Kong, al pari di A Hero Never Dies (1998), The Mission (1999) ed Exiled (2006). Ed è qui che sta anche il suo più grande limite perché, rispetto ai film sopra citati, non si muove di un millimetro, non aggiunge ne toglie nulla a ciò che ha sempre fatto ed è sempre stato in grado di fare. Sembra quasi che il regista vada avanti con il pilota automatico, a occhi chiusi, sfiorando pericolosamente la maniera. Il risultato è apprezzabile, ma nulla più.