Gli amori folli
Les herbes folles
2009
Paesi
Francia, Italia
Generi
Commedia, Sentimentale, Drammatico
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Alain Resnais
Attori
Sabine Azéma
André Dussollier
Anne Consigny
Emmanuelle Devos
Mathieu Amalric
Michel Vuillermoz
Edouard Baer
Annie Cordy
Sara Forestier
Marguerite (Sabine Azéma) viene scippata all'uscita di un negozio. Georges (André Dussollier) trova per caso il suo portafoglio e, dopo averne letto le generalità, inizia a fantasticare su di lei. Incontrarla diventa presto una priorità. Dal romanzo L'incident di Christian Gailly, il terzultimo lungometraggio di Alain Resnais è un film godibile e brillante, spensierato e profondissimo. Dopo il dramma sentimentale Cuori (2006), il maestro francese opta qui per un registro più vicino alla commedia (pur con diverse venature nostalgiche) e punta su uno stile delicatamente surreale e ricco di poesia. Deliziosa la scelta di mostrare i pensieri di Georges sul vetro della propria automobile, mentre s'immagina sembianze e carattere di una donna che ancora non ha conosciuto: è bastato un portafoglio ritrovato per renderla una vera e propria ossessione su cui fantasticare. Gli altri personaggi del film sono convenzionali e scontati, ridotti a seguire ciò che la vita gli impone di seguire. Il sentimento tra Georges e Marguerite, invece, come l'erba matta nasce in mezzo a un contesto di prevedibilità, che non sembra appartenergli (gli interstizi dell'asfalto, nel caso della pianta che dà il titolo al film nella versione originale). Seguiamo la loro relazione con forte coinvolgimento fino a quando, mentre sullo schermo appare la parola “fine”, i due si danno il primo bacio. Ma Gli amori folli, dopo la “fine”, prosegue: Resnais gioca con lo spettatore e ribalta il classico immaginario del film sentimentale (hollywoodiano in primis, come si evince dal motivetto musicale che parte al momento del bacio) dando vita a una pellicola che, dal primo all'ultimo minuto, non smette mai di stupire e sorprendere. Un fine lavoro intellettuale che mette in primo piano il potere del cinema e della sua narrazione. Potente, anche grazie all'ottimo lavoro dei due interpreti principali. Vincitore di un meritato Premio speciale della giuria al Festival di Cannes.
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