Elegia di un viaggio
Elegiya dorogi
2001
Paesi
Francia, Russia, Olanda
Generi
Documentario, Drammatico
Durata
48 min.
Formato
Colore
Regista
Alexandr Sokurov
Da un piccolo villaggio della Russia più remota, un personaggio senza nome attraversa strade, città e confini prima di approdare in un palazzo dove sono custoditi alcuni grandi capolavori della pittura europea. Il nucleo di ispirazione originario di questa pellicola del russo Sokurov, secondo quanto affermato dallo stesso regista, è da individuare nella lunga ripresa in movimento di una strada contenuta nella seconda parte di Maria – Elegia contadina (1988). Da quella stessa strada nei pressi del villaggio di Valday, tra Mosca e San Pietroburgo, riparte quindici anni dopo l'immaginifico viaggio contenuto in questo film. Tappe successive di un cammino di avvicinamento al cuore della vecchia Europa sono la città di Vaalimaa, al confine tra Russia e Finlandia, poi Helsinki, Lubeck e infine Rotterdam. Nessuno di questi toponimi viene tuttavia esplicitato e non è in un luogo fisico che si conclude questo straordinario, notturno inno alla bellezza della grande Europa. È dentro la tavola Saint Mary's Square and Saint Mary's Church at Utrecht di Pieter Jansz Saenredam (1662) che lo sguardo di Sokurov e il nostro arrivano per smarrirsi, alla ricerca delle tracce di un luminoso passato dentro un presente su cui incombe l'ombra dell'oblio. Di grande valore artistico l'impianto figurativo, oscuro e brumoso come il ricordo di un sogno, che nel dialogo con le opere pittoriche anticipa il successivo capolavoro Arca russa (2002). La densità delle riflessioni che lo accompagnano richiede tuttavia una adeguata predisposizione da parte dello spettatore. Tutte le opere visibili fanno parte della collezione del Museo Boijmans di Rotterdam.
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