La caparbia Lilly (Katharine Hepburn) lascia Londra per andare a insegnare in una piccola scuola in una comunità di minatori nel Nord del Galles: qui troverà tanta opposizione e numerosi scudi, ma in compenso scoprirà l'eccezionale talento di un allievo (Ian Saynor) che spingerà a iscriversi a Oxford. Intenso "Katharine Hepburn show" per questo poco noto film di George Cukor. Il regista americano modella sulla sua attrice feticcio un ruolo sfaccettato che farebbe sognare ogni interprete; girato per la televisione, è il decimo e ultimo lavoro che li vide coinvolti insieme. Lui dirige con cautela ed enorme raffinatezza, lei è una tigre poderosa a servizio di una storia a metà tra buoni sentimenti e insindacabile asprezza. Riuscito, anche se privo di grandi guizzi o di momenti da mandare a memoria, prende spunto dalla pièce semi-autobiografica di Emlyn Williams, già portato sul grande schermo nel 1945, con lo stesso titolo, per la regia di Irving Rapper e con Bette Davis come protagonista.