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Così dolce... così perversa
Durata
92
Formato
Regista
Il matrimonio fra Jean (Jean-Louis Trintignant) e Danielle (Erika Blanc) si trascina stancamente, costellato dai continui tradimenti di lui. Quando l'uomo conosce la nuova vicina di casa, l'affascinante e tormentata Nicole (Carroll Baker), nasce una forte passione; un attentato alla vita di Jean e colpi di scena inattesi getteranno nubi sul loro rapporto.
Semplice e prevedibile giallo a sfondo pseudo-erotico, confezionato da Umberto Lenzi nel medesimo anno di uscita del suo Orgasmo, altro thriller di migliore fattura. Proprio nell'eccessiva somiglianza con quest'ultima pellicola risiede il difetto maggiore di Così dolce... così perversa, che si avvale, come il predecessore, della piacevole presenza di Carroll Baker, qui in un ruolo di femme fatale non particolarmente riuscito. Soggetto elementare (una rapporto amoroso a tre) con flebili risvolti sensuali e una debolissima critica nei confronti del perbenismo borghese, maschera di perversioni e pulsioni negative inconfessabili, ma nel caso specifico rappresentate con scarsa profondità. Qualitativamente molto lontano sia dal nume ispiratore più evidente (Alfred Hitchcock), sia dal cinema nostrano di genere più coevo ma di ben altro livello (Dario Argento). Horst Frank è Klaus. Scritto da Massimo D'Avak ed Ernesto Gastaldi, musiche di Riz Ortolani.
Semplice e prevedibile giallo a sfondo pseudo-erotico, confezionato da Umberto Lenzi nel medesimo anno di uscita del suo Orgasmo, altro thriller di migliore fattura. Proprio nell'eccessiva somiglianza con quest'ultima pellicola risiede il difetto maggiore di Così dolce... così perversa, che si avvale, come il predecessore, della piacevole presenza di Carroll Baker, qui in un ruolo di femme fatale non particolarmente riuscito. Soggetto elementare (una rapporto amoroso a tre) con flebili risvolti sensuali e una debolissima critica nei confronti del perbenismo borghese, maschera di perversioni e pulsioni negative inconfessabili, ma nel caso specifico rappresentate con scarsa profondità. Qualitativamente molto lontano sia dal nume ispiratore più evidente (Alfred Hitchcock), sia dal cinema nostrano di genere più coevo ma di ben altro livello (Dario Argento). Horst Frank è Klaus. Scritto da Massimo D'Avak ed Ernesto Gastaldi, musiche di Riz Ortolani.
