
Mafioso
Durata
105
Formato
Regista
Antonio Badalamenti (Alberto Sordi), siciliano trapiantato in Lombardia, ha un lavoro fisso e si è costruito una famiglia al Nord. Tornato in meridione per le ferie, viene obbligato dalla mafia a compiere una missione delicata: uccidere una persona negli Stati Uniti.
Considerato da Martin Scorsese uno dei suoi gangster-movie preferiti, Mafioso è una ulteriore testimonianza del talento del sottovalutato Lattuada, capace di raccontare una storia lineare con diverse sottotrame scottanti senza cadere in banalità, merito anche della calibratissima sceneggiatura di Rafael Azcon, Marco Ferreri, Age&Scarpelli. Il regista milanese conduce una efficace riflessione sul libero arbitrio e la coscienza individuale, arrivando a un finale amaro e cupo (se Cosa Nostra riscuote tanto successo è sicuramente un po' colpa di tutti noi). Alberto Sordi, all'apice della sua carriera, è bravissimo nella parte di un uomo onesto messo alle strette da un sistema più grande di lui. E non manca uno sguardo critico verso il mezzogiorno, che non riesce a emanciparsi dalla zavorra dell'onore malavitoso. Girato tra Belmonte Mezzagno, Bagheria, New York e il New Jersey. Fotografia di Armando Nannuzzi, musiche di Piero Piccioni. Prodotto da Tonino Cervi e Dino De Laurentiis. Primo premio al Festival di San Sebastián.
Considerato da Martin Scorsese uno dei suoi gangster-movie preferiti, Mafioso è una ulteriore testimonianza del talento del sottovalutato Lattuada, capace di raccontare una storia lineare con diverse sottotrame scottanti senza cadere in banalità, merito anche della calibratissima sceneggiatura di Rafael Azcon, Marco Ferreri, Age&Scarpelli. Il regista milanese conduce una efficace riflessione sul libero arbitrio e la coscienza individuale, arrivando a un finale amaro e cupo (se Cosa Nostra riscuote tanto successo è sicuramente un po' colpa di tutti noi). Alberto Sordi, all'apice della sua carriera, è bravissimo nella parte di un uomo onesto messo alle strette da un sistema più grande di lui. E non manca uno sguardo critico verso il mezzogiorno, che non riesce a emanciparsi dalla zavorra dell'onore malavitoso. Girato tra Belmonte Mezzagno, Bagheria, New York e il New Jersey. Fotografia di Armando Nannuzzi, musiche di Piero Piccioni. Prodotto da Tonino Cervi e Dino De Laurentiis. Primo premio al Festival di San Sebastián.