You and Me
You and Me
Durata
90
Formato
Regista
Uscito di prigione, il gangster Joe Dennis (George Raft) viene assunto in un grande magazzino. Qui conosce e si innamora di Helen Roberts (Sylvia Sydney), una commessa che vorrebbe sposare quanto prima. Ma Helen a sua volta è una ex galeotta in libertà vigilata. Il matrimonio a chi è in regime di libertà vigilata è vietato, così Joe infuriato decide di tornare alla malavita e organizza una rapina ai danni del magazzino. L'intervento di Helen riuscirà a evitare il peggio.
Ultimo episodio della trilogia della critica sociale iniziata con Furia (1936) e proseguita con Sono innocente (1937): ma questa volta Lang opta per un registro brillante piuttosto alieno alla sua poetica. Unica commedia romantica firmata dal regista, arricchita da un vasto numero di canzoni che accompagnano una narrazione fortemente debitrice del teatro di Bertold Brecht: per perseguire il suo intento, infatti, Lang si servì di una colonna sonora composta da Kurt Weill, ovvero il musicista di riferimento nonché principale collaboratore brechtiano. Il risultato è un film curioso e diseguale, affascinante benché più frivolo e meno serioso rispetto alle intenzioni: una buona occasione per ammirare la versatilità dell'autore alle prese con una materia filmica per lui decisamente nuova. Ottima la prova di Sylvia Sidney, protagonista di tutti e tre i lungometraggi della trilogia di Lang. Sonoro fiasco al botteghino.
Ultimo episodio della trilogia della critica sociale iniziata con Furia (1936) e proseguita con Sono innocente (1937): ma questa volta Lang opta per un registro brillante piuttosto alieno alla sua poetica. Unica commedia romantica firmata dal regista, arricchita da un vasto numero di canzoni che accompagnano una narrazione fortemente debitrice del teatro di Bertold Brecht: per perseguire il suo intento, infatti, Lang si servì di una colonna sonora composta da Kurt Weill, ovvero il musicista di riferimento nonché principale collaboratore brechtiano. Il risultato è un film curioso e diseguale, affascinante benché più frivolo e meno serioso rispetto alle intenzioni: una buona occasione per ammirare la versatilità dell'autore alle prese con una materia filmica per lui decisamente nuova. Ottima la prova di Sylvia Sidney, protagonista di tutti e tre i lungometraggi della trilogia di Lang. Sonoro fiasco al botteghino.