Il buio nella mente
La cérémonie
1995
Paesi
Francia, Germania
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Claude Chabrol
Attori
Sandrine Bonnaire
Isabelle Huppert
Jean-Pierre Cassel
Jacqueline Bisset
Virginie Ledoyen
Sophie (Sandrine Bonnaire) viene assunta dalla famiglia Lelievre come governante della loro tenuta di campagna. La ragazza non sa né leggere né scrivere, ma riesce ugualmente a entrare nelle grazie dei Lelievre nascondendo il proprio analfabetismo. In città, conosce la postina Jeanne (Isabelle Huppert), vivace e decisamente più esuberante di lei. Ma, nonostante i diversi caratteri, entrambe nascondono un segreto che le unirà. L'opera più riuscita degli anni Novanta di Chabrol è una tragedia preannunciata dalla mancanza di comunicazione tra classi sociali, di cui l'analfabetismo della protagonista si fa simbolo: sono le parole stesse a sfuggire e a tradire, per esempio nella difficoltà della famiglia a trovare una definizione meno umiliante possibile per Sophie (governante o donna di servizio, l'atroce servant nella versione francese). In questa spaccatura di linguaggi, la televisione si colloca come canale universale di isolamento, sia che venga trasmesso un popolare gioco a premi, sia un film d'autore, quale L'amico di famiglia (dello stesso Chabrol, che si chiama in causa come parte della cultura borghese) che la distinta padrona di casa Catherine (Jacqueline Bisset) guarda insieme al figlio. A differenza del romanzo di Ruth Rendell da cui è tratto (La morte non sa leggere) e del primo adattamento cinematografico di Ousama Rawi del 1986, i precedenti della protagonista vengono solo accennati: è nell'alleanza con Jeanne (ottima Isabelle Huppert), che fa per lei da lettrice del mondo, che emerge la lotta inconscia ai “padroni”, con le contestazioni capricciose alla Chiesa e ai Lelievre. Sulle note (televisive per cui sterili) del Don Giovanni, Chabrol chiude con uno dei finali più politici e violenti della sua filmografia, anticipando per certi versi l'agghiacciante Funny Games (1997) di Haneke. Coppa Volpi e Premio Pasinetti per entrambe le protagoniste alla 52ª Mostra del Cinema di Venezia.
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