Criminal Story
La route de Corinthe
Durata
90
Formato
Regista
Un americano viene incaricato di trovare una centrale elettrica. Le dinamiche con cui viene fatto fuori sembrano incolpare la moglie Shanny (Jean Seberg), che però non si rassegnerà nel tentativo di venire a capo della verità.
Chabrol si cimenta con uno spy-movie dal chiaro sapore hitchcockiano, perdendosi tra le maglie di un intrigo internazionale di matrice classica e oscillando tra tensione e gioco al rilancio sul versante della suspense, dell'attesa e dei colpi di scena. La messa in scena del regista francese è, però, penalizzata da una pretenziosità quasi sempre eccessiva e mal dosata, che guarda al maestro del brivido in maniera spesso goffa, imbarazzante ed eccessivamente invasiva. Il nadir, in questo senso, è il cameo dello stesso Chabrol alla maniera delle celebri apparizioni di Sir Alfred, nei panni di un personaggio di nome Alcibiade che rimanda al mondo greco classico come altri aspetti del film. Derivativo, calligrafico, qua e là davvero stucchevole, un film che preserva una dose minima di piacere della visione ma che s'impantana ben presto nei suoi stessi limiti.
Chabrol si cimenta con uno spy-movie dal chiaro sapore hitchcockiano, perdendosi tra le maglie di un intrigo internazionale di matrice classica e oscillando tra tensione e gioco al rilancio sul versante della suspense, dell'attesa e dei colpi di scena. La messa in scena del regista francese è, però, penalizzata da una pretenziosità quasi sempre eccessiva e mal dosata, che guarda al maestro del brivido in maniera spesso goffa, imbarazzante ed eccessivamente invasiva. Il nadir, in questo senso, è il cameo dello stesso Chabrol alla maniera delle celebri apparizioni di Sir Alfred, nei panni di un personaggio di nome Alcibiade che rimanda al mondo greco classico come altri aspetti del film. Derivativo, calligrafico, qua e là davvero stucchevole, un film che preserva una dose minima di piacere della visione ma che s'impantana ben presto nei suoi stessi limiti.