I Fratelli Skladanowsky
Die Gebrüder Skladanowsky
1995
Paese
Germania
Generi
Documentario, Sperimentale
Durata
79 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Wim Wenders
Attori
Udo Kier
Nadine Büttner
Otto Kuhnle
Christoph Merg
A Berlino tre fratelli, pochi mesi prima della celebre proiezione dei Lumière (datata 28 dicembre 1895), mettono a punto il Bioskop, un sistema che registra e proietta immagini in movimento. La complessità tecnica del meccanismo, unita a una fatale mancanza di tempismo, condannerà la loro invenzione a essere dimenticata. Girato da Wenders insieme agli allievi della Scuola di Cinema di Monaco, è un documentario che fonde sequenze ricostruite nello stile del cinema muto e testimonianze dirette della figlia di Max Skladanowsky, Lucie. Le sequenze in bianco e nero, girate in pellicola e con cinepresa a manovella, riproducono fedelmente tutte le caratteristiche dei film muti: inquadratura fissa, gag slapstick, recitazione innaturale ed enfatica. L'omaggio cinefilo ai pionieri del cinema è sincero e sentito, ma l'operazione nel complesso, proprio nella ricostruzione delle scene in bianco e nero, è appesantita da un certo didascalismo. I risultati migliori sono raggiunti quando la componente documentaria prevale sulla fiction, come nelle parole e nei ricordi di Lucie, unica depositaria di un patrimonio storico e affettivo altrimenti perduto. Bella ed evocativa la sequenza finale, in cui la carrozza di Max Skladanowsky (Udo Kier) varca la soglia della Berlino contemporanea e il cinema di Wenders ancora una volta ne coglie i mutamenti profondi. Analoga tecnica di imitazione del cinema delle origini sarà ripresa da Wenders in un altro suo lavoro documentario, The Blues – L'anima di un uomo (2003).
Maximal Interjector
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