Tre fratelli
1981
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
113 min.
Formato
Colore
Regista
Francesco Rosi
Attori
Charles Vanel
Philippe Noiret
Michele Placido
Vittorio Mezzogiorno
Raffaele (Philippe Noiret), Nicola (Michele Placido) e Rocco (Vittorio Mezzogiorno), avvertiti della morte della madre, fanno ritorno in Puglia nella casa paterna. Per ognuno di loro e per l'anziano padre (Charles Vanel) il ricomporsi dell'unità familiare sarà occasione di un bilancio esistenziale. Ispirata al racconto Il terzo figlio del russo Andrej Platonov, la sceneggiatura di Rosi e Tonino Guerra trasferisce l'ambientazione sovietica originaria nelle Murge al confine tra Puglia e Basilicata, tra le città di Altamura e Matera. È proprio lo scabro paesaggio rurale, fotografato da Pasqualino De Santis in un crepuscolo d'immobilità fuori dal tempo, con le sue masserie, i suoi oliveti e i suoi tratturi di campagna, una delle componenti più significative del film, insieme alle convincenti interpretazioni degli attori. Ognuno dei tre fratelli delinea un profilo caratteriale e generazionale diverso. Raffaele, affermato magistrato quarantenne a Roma, rappresenta la legge, l'ordine, il servizio allo Stato. Nicola, trentenne in crisi coniugale, è un operaio meridionale emigrato al Nord, impegnato in lotte sindacali e contestazioni politiche. Rocco, il più piccolo dei tre, è l'idealista sognatore, un educatore che dedica la sua vita ai ragazzi senza famiglia. Sintesi di ognuna delle loro così diverse personalità è l'anziano padre, magistralmente incarnato da un Charles Vanel alla sua ultima interpretazione. Gli unici limiti della pellicola si possono individuare in un tono sempre piuttosto greve e in qualche improvvido slancio poeticista.
Maximal Interjector
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