Nobody's Daughter Haewon
Nugu-ui ttal-do anin Haewon
Durata
90
Formato
Regista
Alcuni giorni nella vita della bella e malinconica studentessa Haewon (Jung Eun-chae): caduta in depressione dopo la partenza definitiva della madre per il Canada, riprende una controversa relazione con un uomo sposato, un suo professore di cinema (Lee Sun-kyun). Nel frattempo, un altro docente, conosciuto per caso, le propone senza esitazioni di sposarsi e trasferirsi con lui negli Stati Uniti.
Il quattordicesimo lungometraggio di Hong Sang-soo, presentato al Festival di Berlino 2013, è un film imperfetto, in cui sono già presenti molti dei temi e degli elementi formali che verranno sviluppati più compiutamente dal regista sudcoreano negli anni successivi. Gli spunti non mancano ma ci sono limiti evidenti: troppi personaggi secondari, spesso non ben delineati, e un impianto narrativo poco coeso sono i difetti principali. Piuttosto insolita, all'interno del cinema di Hong, la presenza di numerosi inserti onirici, che contribuiscono a rafforzare l’atmosfera sospesa e fragile del racconto, in bilico tra sogno e realtà. Da segnalare, oltre a un cameo iniziale di Jane Birkin, come l'attore Lee Sun-kyun, presenza ricorrente nel cinema di Hong Sang-soo di questi anni, quasi sempre nel ruolo di un regista, diventerà celebre in tutto il mondo con Parasite (2019), nel ruolo del signor Park (il padre della famiglia ricca), ma ben più tragicamente per essersi tolto la vita nel dicembre 2023.