In Front of Your Face
Dangsin eolgul ap-eseo
Durata
85
Formato
Regista
Due affascinanti donne, una sulla cinquantina e l’altra più giovane, si svegliano nello stesso appartamento di Seoul e iniziano una conversazione che si protrarrà per alcune ore, seguendo varie tappe: sono sorelle e la maggiore Sang-ok (Lee Hye-young), un tempo attrice di una certa notorietà, è appena tornata in Corea dopo aver vissuto a lungo negli Stati Uniti. Nel pomeriggio incontra un amico regista (Kwon Hae-hyo) che vorrebbe proporle un ruolo nel suo prossimo film. Anche qui le ore scorrono lentamente in un ristorante, tra ricordi del passato, un garbato corteggiamento e riflessioni intense su vita, morte, malattia e felicità. L’uomo vuole lavorare con lei a tutti i costi, anche solo in un cortometraggio da girare l’indomani con una troupe ridotta, ma forse si tratta solo di un sogno.
Giunto al ventiseiesimo lungometraggio, Hong Sang-soo non ha paura di riproporre una nuova opera minimalista, ennesima variazione sui temi a lui più cari, trattati però con meno smalto creativo rispetto alla maggior parte delle sue opere precedenti. Tra paesaggi urbani e piccoli locali, mette in scena rapporti familiari tesi e lunghe conversazioni tra intellettuali (in questo caso attori e registi) che, davanti a cibo e alcol, alternano banalità e silenzi a momenti di autentica profondità e introspezione. La prima parte è interamente dedicata al rapporto tra le due sorelle, che, pur cresciute insieme, si rendono conto di non conoscersi affatto dopo la lunga separazione. Sang-ok confessa di non avere risparmi dopo gli anni negli Stati Uniti e di essersi anche prostituita, perché "più facile che lavorare come commessa". Dopo una breve visita alla casa dell’infanzia, un “posto delle fragole” ormai circondato dal cemento, segue il lungo ed eccessivamente prolisso incontro con il regista, in bilico tra memoria del passato e il rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere. Da sottolineare come l’attrice protagonista Lee Hye-young, figlia di un importante regista degli anni Sessanta, sia stata realmente uno dei volti più noti del nuovo cinema coreano tra gli anni Ottanta e Novanta, prima di lasciare il Paese e interrompere la carriera. Il film è stato presentato nella sezione Cannes Première del Festival di Cannes 2021, segnando l’undicesima partecipazione di Hong Sang-soo alla manifestazione.