L'harem
1967
Paesi
Italia, Francia
Generi
Drammatico, Grottesco
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Marco Ferreri
Attori
Carroll Baker
Gastone Moschin
Renato Salvatori
William Berger
Michel Le Royer
Indecisa tra l'ingegnere Gianni (Gastone Moschin), l'avvocato Gaetano (Renato Salvatori) e l'artista disoccupato Mike (William Berger), Margherita (Carroll Baker) decide di riunire i suoi corteggiatori in una villa sul mare, per vivere in armonia e serenità. Le sue speranze sono però infrante dall'atteggiamento dei tre uomini, che si coalizzeranno al fine di ristabilire la supremazia del maschio. «Le donne sono biologicamente inferiori all'uomo, si realizzano solo col matrimonio, la famiglia e i figli!». Dramma stilizzato sul naturale maschilismo di una società patriarcale, in cui la figura femminile, idealmente debole e disarmata, è vista di volta in volta come macchina riproduttiva, angelo del focolare, oggetto erotico. Marco Ferreri, anche sceneggiatore (e soggettista insieme a Rafael Azcona e Ugo Moretti), tratteggia la naturale propensione alla violenza da parte dell'uomo (metaforizzato in tutti i suoi aspetti più desolanti dalle caratterizzazioni dei tre protagonisti), incapace di una reale attitudine emozionale e condannato all'aridità dal proprio innato senso del possesso. Un saggio sui feticci e le ossessioni del regista, reso però ostico da un'eccessiva dilatazione narrativa e da un ritmo a tratti catatonico. L'insostenibile climax di sopraffazione che conduce al tragico finale, in ogni caso, non si dimentica. Cast in discreta forma (notevole l'uso funzionale di Carroll Baker, icona sexy per eccellenza), fatta eccezione per l'impacciato Renato Salvatori. Fotografia di Luigi Kuveiller, ottima colonna sonora di Ennio Morricone.
Maximal Interjector
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