Piano... piano, dolce Carlotta
Hush...Hush, Sweet Charlotte
1964
Paese
Usa
Generi
Thriller, Horror
Durata
133 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Robert Aldrich
Attori
Bette Davis
Olivia De Havilland
Joseph Cotten
Agnes Moorehead
Cecil Kellaway
Mary Astor
Victor Buono
Bruce Dern
William Campbell
In seguito all'assassinio dell'amato John (Bruce Dern), di cui è sospettata, Carlotta Hollis (Bette Davis) si ritira a vita privata nella magione paterna. Trentasette anni dopo chiede aiuto alla cugina Miriam (Olivia de Havilland) per salvare la sua proprietà, minacciata dalla costruzione di un ponte: gli incubi del passato torneranno a perseguitarla, conducendola sull'orlo della pazzia. Desideroso di replicare il fruttuoso schema à la Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) e deciso a confezionare una sorta di sequel, idea abbandonata a causa della defezione di Joan Crawford, Robert Aldrich mette in scena, ancora una volta, un romanzo di Henry Farrell (autore della sceneggiatura con Lukas Heller) e realizza un thriller orrorifico dalle strabilianti valenze psicanalitiche. Sfruttando sapientemente l'enigma narrativo (lo spettatore è spinto a credere alla progressiva follia della protagonista, smentita da uno scarto inaspettato e mirabile nella seconda parte del film), il regista elegge l'ambiguità a cardine strutturale: la particolareggiata costruzione dei caratteri, il tratteggio di Casa Hollis (maligna e inondata da inquietanti chiaroscuri, che la fotografia di Joseph F. Biroc contribuisce a esaltare), un climax tensivo a tratti insostenibile, tutto concorre a definire un incubo a occhi aperti, in cui realtà e finzione si confondono (da antologia la sequenza in cui Carlotta è catapultata in un limbo tra passato e presente, rievocando l'omicidio del suo amante e l'ingombrante presenza paterna). Un'opera disturbante e definitiva, nella quale la linearità classica tipicamente hollywoodiana è alterata da una forma quasi barocca (la mobilità massima della macchina da presa, impegnata a incombere dall'alto sulle miserie dei personaggi, avviluppandoli e veicolando un destino mortifero) e la simbologia, tutt'altro che invadente, enfatizza la desolante crudeltà dell'essere umano. Imprescindibile. Funzionale gusto del macabro (l'incipit, dominato da un omicidio brutalmente particolareggiato) e due attrici memorabili, che fanno a gara di bravura: strepitosa Bette Davis, che dà vita a una figura fragile, contraddittoria e fagocitata dalle ombre («Non accendere la luce. Nulla è reale con la luce»), ma la vera rivelazione è Olivia de Havilland, in un ruolo di rara perfidia, impensabile dopo la stucchevole Melania di Via col vento (Victor Fleming, 1939). Joseph Cotten è Drew, Mary Astor è Gemma. Colonna sonora di Frank De Vol, con la disturbante nenia Hush... Hush, Sweet Charlotte a fare da traino. Candidato a sette premi Oscar.
Maximal Interjector
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