Gli ultimi fuochi
The Last Tycoon
1976
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
123 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Elia Kazan
Attori
Robert De Niro
Robert Mitchum
Jeanne Moreau
Ingrid Boulting
Theresa Russell
Tony Curtis
Jack Nicholson
Donald Pleasence
Ray Milland
Dana Andrews
Peter Strauss
John Carradine
Monroe Stahr (Roberto De Niro) è un geniale produttore nella Hollywood degli anni Trenta. Il fugace amore per Kathleen (Ingrid Boulting), che gli ricorda l'amatissima moglie morta anni prima, lo distoglie dagli impegni professionali, portandolo a rovinare la sua carriera. Il commiato artistico di Elia Kazan, che si ritira dall'attività registica dopo diciannove film in trentuno anni di attività (morirà nel 2003), è un'ode malinconica, seppur imperfetta, alla settima arte. I presupposti per fare un grande film c'erano tutti: il romanzo di partenza è scritto da Francis Scott Fitzgerald e liberamente ispirato alla vita del produttore Irving Thalberg (pubblicato incompiuto e postumo), la sceneggiatura è firmata dal grande drammaturgo Harold Pinter e il cast, oltre a un giovane e ottimo De Niro, comprende un'infinita serie di stelle della grande Hollywood. Kazan mette diverse generazioni d'attori a confronto e opera una ricostruzione nostalgica degli anni d'oro degli Studios, con suggestioni metacinematografiche rese da abili passaggi tra bianco e nero e colore. Quello che potrebbe considerarsi la risposta americana a (Federico Fellini, 1963) ed Effetto notte (François Truffaut, 1973) è un prodotto di indubbio fascino, ma da un vecchio e grande Maestro era lecito aspettarsi qualcosa di più. La regia qua e là si fa piatta ed è troppo lo spazio dato alla storia d'amore, ma l'atmosfera decadente e l'amarezza di fondo compensano in parte i difetti. Il regista inserisce in modo affatto velato alcuni elementi autobiografici, nelle ambizioni autoriali di Stahr e nel difficile rapporto con i sindacati: non si può che leggere un riferimento alla sua militanza sinistrorsa e al cupo periodo maccartista, in cui l'istinto di sopravvivenza lo spinse a denunciare molti colleghi al comitato per le attività antiamericane.
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