I cattivi dormono in pace
Warui yatsu hodo yoku nemuru
Durata
151
Formato
Regista
Deciso a vendicare la morte del padre, assassinato a causa di maneggi finanziari, Nishi (Toshir Mifune) tormenta il responsabile Iwabuchi (Masayuki Mori), presidente dell'azienda immobiliare per cui lavora, e i suoi complici Wada (Kamatari Fujiwara), Moriyama (Takashi Shimura) e Shirai (K Nishimura). La sua sete di rivalsa sarà però ostacolata da dubbi e incertezze.
In pieno boom economico nazionale, Akira Kurosawa sceglie di interrompere il ciclo epico-avventuroso intrapreso nel 1958 con La fortezza nascosta (e che proseguirà nel 1961-62 con La sfida del samurai e Sanjuro) per scagliarsi contro la corruzione dilagante nell'alta società giapponese. La sceneggiatura, firmata dal regista con Hideo Oguni, Eijir Hisaita, Ryuz Kikushima e Shinobu Hashimoto, mira a stigmatizzare la deriva amorale di un'umanità votata al profitto e alla sopraffazione, delineando al tempo la discesa agli inferi di un protagonista che, combattendo il Male, ne viene contagiato. Splendido incipit (il ricevimento organizzato per le nozze di Yoshiko Iwabuchi, interpretata da Kyko Kagawa, durante il quale si manifestano i primi segni del complotto ordito da Nishi) e folgoranti lampi di ironia quasi surreale, anche se l'eccessivo moralismo e un'ultima parte tendente al melodramma e alla retorica spicciola minano il risultato finale. In ogni caso, un tentativo di satira sociale coerente e a tratti modernissimo. Musiche di Masaru Sat, fotografia di Yuzuru Aizawa. Presentato in concorso al Festival di Berlino.
In pieno boom economico nazionale, Akira Kurosawa sceglie di interrompere il ciclo epico-avventuroso intrapreso nel 1958 con La fortezza nascosta (e che proseguirà nel 1961-62 con La sfida del samurai e Sanjuro) per scagliarsi contro la corruzione dilagante nell'alta società giapponese. La sceneggiatura, firmata dal regista con Hideo Oguni, Eijir Hisaita, Ryuz Kikushima e Shinobu Hashimoto, mira a stigmatizzare la deriva amorale di un'umanità votata al profitto e alla sopraffazione, delineando al tempo la discesa agli inferi di un protagonista che, combattendo il Male, ne viene contagiato. Splendido incipit (il ricevimento organizzato per le nozze di Yoshiko Iwabuchi, interpretata da Kyko Kagawa, durante il quale si manifestano i primi segni del complotto ordito da Nishi) e folgoranti lampi di ironia quasi surreale, anche se l'eccessivo moralismo e un'ultima parte tendente al melodramma e alla retorica spicciola minano il risultato finale. In ogni caso, un tentativo di satira sociale coerente e a tratti modernissimo. Musiche di Masaru Sat, fotografia di Yuzuru Aizawa. Presentato in concorso al Festival di Berlino.