La vergogna
Skammen
Durata
103
Formato
Regista
Eva (Liv Ullmann) e Jan Rosenberg (Max Von Sydow), violinisti, abitano sull'isola di Gotland, lontani da una guerra non specificata, cibandosi con i frutti del loro orto. Quando il conflitto li raggiunge, i militari li interrogano, i cadaveri occupano le campagne e il mare, il matrimonio perde la sua armonia.
Saggio sulla guerra, ma soprattutto sui suoi effetti, che corrisponde a un capitolo “extra” della trilogia di Ingmar Bergman dedicata a Fårö (l'isola a nord di Gotland da cui il regista era ossessionato), a cui appartengono Persona (1966), L'ora del lupo (1968) e Passione (1969). Il film è diviso in due parti, una sulla pace che si tramuta in caos e una che tratta la trasformazione dei personaggi: le conseguenze del conflitto bellico vanno a intaccare anche la pace della vita di coppia portandola a un'evoluzione che il regista svedese ha indagato più volte nel corso della sua carriera. La sobrietà iniziale presto si trasforma in disperazione, ma a far da contrasto, più che la violenza fisica della guerra, è la violenza psicologica e disperante in cui i personaggi si immergono, soprattutto in una fase conclusiva che culmina con una delle inquadrature finali più devastanti di tutto il cinema del suo (grande) autore.
Saggio sulla guerra, ma soprattutto sui suoi effetti, che corrisponde a un capitolo “extra” della trilogia di Ingmar Bergman dedicata a Fårö (l'isola a nord di Gotland da cui il regista era ossessionato), a cui appartengono Persona (1966), L'ora del lupo (1968) e Passione (1969). Il film è diviso in due parti, una sulla pace che si tramuta in caos e una che tratta la trasformazione dei personaggi: le conseguenze del conflitto bellico vanno a intaccare anche la pace della vita di coppia portandola a un'evoluzione che il regista svedese ha indagato più volte nel corso della sua carriera. La sobrietà iniziale presto si trasforma in disperazione, ma a far da contrasto, più che la violenza fisica della guerra, è la violenza psicologica e disperante in cui i personaggi si immergono, soprattutto in una fase conclusiva che culmina con una delle inquadrature finali più devastanti di tutto il cinema del suo (grande) autore.