Ester (Ingrid Thulin) va in vacanza in una terra straniera insieme alla sorella Anna (Gunnel Lindblom) e a Johan (Jörgen Lindström), piccolo figlio di quest'ultima. Al ritorno, quando Ester è presa da un malore, si fermano in un albergo nella piccola e misteriosa città di Timoka, in cui nessuno parla lingue comprensibili. La tensione tra le sorelle, accentuata dalla forzata convivenza, esplode.

Capitolo conclusivo della trilogia sul silenzio di Dio iniziata con Come in uno specchio (1961) e proseguita con Luci d'inverno (1963), Il silenzio (1963) rappresenta un approdo finale cupo e grottesco, misterioso e a tratti intellegibile, tra i risultati più coraggiosi dell'intera filmografia di Ingmar Bergman. In un'allegoria sul conflitto spirituale tra intellettualità ed erotismo, l'autore svedese, attraverso le inquadrature lunghe di Sven Nykvist nelle quali sovente vi è un'asettica e alienante assenza di dialogo e un alternarsi contrastante di buio e luce accecante, crea un'opera criptica, moderna e controversa, con un forte senso dell'irrealtà (più che della surrealtà) che però non è né onirica come Il posto delle fragole (1957) né sperimentale come successivamente Persona (1966). Forse il più minimalista tra i lungometraggi visionari del regista. Ebbe enormi problemi con la censura italiana che lo tagliò e ne smorzò la forza addolcendo alcuni dialoghi.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica