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Stefano Vanzina (Steno)
19/01/1917 , Roma - 13/03/1988 , Roma
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Regista, sceneggiatore e vignettista italiano. Nome d’arte di Stefano Vanzina. Padre dei registi e sceneggiatori Carlo ed Enrico, negli anni Trenta si diploma come scenografo all'Accademia di Belle Arti. Frequenta in seguito il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove inizia a disegnare caricature e vignette e a scrivere articoli umoristici adottando lo pseudonimo di Steno. Entra nella redazione del celebre giornale umoristico Marc'Aurelio, dove incrocia Marcello Marchesi e Federico Fellini, oltre a scrivere copioni radiofonici e testi per il teatro di avanspettacolo. Le porte del cinema si aprono grazie a Mario Mattioli, che lo vuole come sceneggiatore. Nel 1949, con Al diavolo la celebrità, fa il suo esordio alla regia con la collaborazione di Mario Monicelli: insieme dirigeranno otto film, due all’anno, tra cui Guardie e ladri (1951) con Totò e Aldo Fabrizi. Il primo film girato senza la collaborazione di Monicelli è Totò a colori (1952). Regista professionale, incredibilmente prolifico e specializzato nel cinema comico ironico popolare, nei trent’anni seguenti dirige un gran numero di film, almeno uno all'anno, che ottengono spesso un buon successo di pubblico, a cominciare da Un americano a Roma (1954), con un memorabile Alberto Sordi. Tra le sue regie successive spiccano il cult movie Febbre da cavallo (1976) e il dissacrante e malizioso La patata bollente (1979). Ha diretto una miriade di attori cari al grande pubblico, tra i quali Renato Rascel, le coppie Tognazzi-Vianello e Franchi-Ingrassia, Johnny Dorelli, Bud Spencer, Lando Buzzanca, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Paolo Villaggio e Diego Abatantuono, nonché attrici quali Marisa Allasio, Sylva Koscina, Edwige Fenech, Ornella Muti, Monica Vitti, Mariangela Melato e tante altre. Il suo ultimo lavoro per il grande schermo è Animali metropolitani (1987).
