L'uomo, la bestia e la virtù
Durata
87
Formato
Regista
Quando il professor Nicolino (Totò) scopre che la sua amante (Viviane Romance) è rimasta incinta, in combutta con la donna cerca un espediente per nascondere l'adulterio e attribuire la paternità del bambino che sta per nascere al marito di lei (Orson Welles), un rude capitano di mare.
Tratto dall'omonima commedia di Luigi Pirandello (1919), da cui però Steno si discosta, specie nel finale. Gli eredi del drammaturgo non apprezzarono e le loro proteste portarono al ritiro della pellicola poco dopo la sua uscita nelle sale. Il film, girato in Gevacolor, diventerà introvabile fino al 1993, quando, alla scadenza dei termini di legge, una copia in bianco e nero rispunta nelle teche Rai e viene trasmessa in televisione. Le critiche del tempo furono per lo più impietose, non ammettendo la svolta farsesca del testo originale. In realtà, Totò dimostra qui (come nell'episodio La patente del film Questa è la vita del 1954) che, sebbene secondo direttrici meno rassegnate, giunge comunque al cuore dei personaggi pirandelliani. E se la Romance è un po' sbiadita, lo scontro tra Welles e l'attore partenopeo dà i suoi frutti.
Tratto dall'omonima commedia di Luigi Pirandello (1919), da cui però Steno si discosta, specie nel finale. Gli eredi del drammaturgo non apprezzarono e le loro proteste portarono al ritiro della pellicola poco dopo la sua uscita nelle sale. Il film, girato in Gevacolor, diventerà introvabile fino al 1993, quando, alla scadenza dei termini di legge, una copia in bianco e nero rispunta nelle teche Rai e viene trasmessa in televisione. Le critiche del tempo furono per lo più impietose, non ammettendo la svolta farsesca del testo originale. In realtà, Totò dimostra qui (come nell'episodio La patente del film Questa è la vita del 1954) che, sebbene secondo direttrici meno rassegnate, giunge comunque al cuore dei personaggi pirandelliani. E se la Romance è un po' sbiadita, lo scontro tra Welles e l'attore partenopeo dà i suoi frutti.