Mani di fata
Durata
89
Formato
Regista
L'ingegnere Andrea Ferrini (Renato Pozzetto) perde il lavoro proprio nel momento in cui sua moglie Franca (Eleonora Giorgi) ottiene una promozione. Equivoci e complicazioni in vista.
Steno dirige una commedia sull'ambiguità dei ruoli e sui complessi del maschio, privo di punti di riferimento dopo l'affermazione del movimento femminista e castrato da una figura di donna che ha perso le connotazioni tradizionali. I limiti sono evidenti (confezione trascurata, la recitazione non propriamente brillante di Eleonora Giorgi) ma è apprezzabile la volontà di uscire dallo schema precostituito delle farse anni '70-'80. E Renato Pozzetto è in forma smagliante. Spassoso Maurizio Micheli nei panni dell'architetto gay. Sylva Koscina è la contessa Irene, Felice Andreasi è l'ammiraglio. Sceneggiato dal regista con il figlio Enrico Vanzina, Pozzetto e Neri Parenti.
Steno dirige una commedia sull'ambiguità dei ruoli e sui complessi del maschio, privo di punti di riferimento dopo l'affermazione del movimento femminista e castrato da una figura di donna che ha perso le connotazioni tradizionali. I limiti sono evidenti (confezione trascurata, la recitazione non propriamente brillante di Eleonora Giorgi) ma è apprezzabile la volontà di uscire dallo schema precostituito delle farse anni '70-'80. E Renato Pozzetto è in forma smagliante. Spassoso Maurizio Micheli nei panni dell'architetto gay. Sylva Koscina è la contessa Irene, Felice Andreasi è l'ammiraglio. Sceneggiato dal regista con il figlio Enrico Vanzina, Pozzetto e Neri Parenti.