Dio li fa e poi li accoppia
Durata
100
Formato
Regista
In un piccolo paesino del centro Italia vive Don Celeste Restani (Johnny Dorelli), prete che cerca con le sue omelie di combattere l'avanzare della deriva morale. Durante la festa di Carnevale però, l'uomo verrà violentato da una donna mascherata (Marina Suma), che poi resterà incinta, tra lo stupore generale.
Da una sceneggiatura scritta a quattro mani da Enrico Vanzina e Bernardino Zapponi, nasce questa piccola commedia di costume condotta con mano greve da Steno e mal interpretata tra gli altri da Lino Banfi (qui nei panni del poco credibile salumiere omosessuale). Dorelli è insipido tanto quanto la storia, per nulla originale e alquanto ripetitiva. Forse il regista ha provato a replicare modelli più alti, vedi Il medico e lo stregone (1957) di Monicelli. Peccato che ci sia un abisso tra la coppia Mastroianni-De Sica e Dorelli-Banfi. Indifendibile.
Da una sceneggiatura scritta a quattro mani da Enrico Vanzina e Bernardino Zapponi, nasce questa piccola commedia di costume condotta con mano greve da Steno e mal interpretata tra gli altri da Lino Banfi (qui nei panni del poco credibile salumiere omosessuale). Dorelli è insipido tanto quanto la storia, per nulla originale e alquanto ripetitiva. Forse il regista ha provato a replicare modelli più alti, vedi Il medico e lo stregone (1957) di Monicelli. Peccato che ci sia un abisso tra la coppia Mastroianni-De Sica e Dorelli-Banfi. Indifendibile.