Giuseppe Musolino (Amedeo Nazzari) è un calabrese ingiustamente accusato di un omicidio che non ha commesso. Riuscito a fuggire dal carcere, inizia a vendicarsi di tutti i falsi testimoni che lo hanno costretto alla prigionia.

Prendendo spunto da vicende realmente accadute (anche se ampliamente rimaneggiate), Il brigante Musolino è una operazione curiosa capace di spaziare tra diversi generi cinematografici senza perdere mai la bussola. Una avvincente storia di vendetta e disperazione, valorizzata dalla regia dinamica di Camerini, il quale allestisce sequenze che spaziano dal noir alle atmosfere western, dosando la violenza e riuscendo a esplicitare costantemente la desolazione del suo protagonista (un ottimo Amedeo Nazzari). Purtroppo la facile retorica prende il sopravvento nel finale, ma ci si può accontentare, nonostante qualche stucchevolezza di troppo. Il progetto venne realizzato solo nel 1950 perché il cognome del protagonista ricordava troppo da vicino quello di Benito Mussolini.
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