Il giglio nero

Rhoda (Patty McCormack) è una bambina di otto anni apparentemente innocua ma capace di terribili gesta: dopo aver ucciso un suo compagno di scuola, è pronta a eliminare chiunque cerchi di ostacolarla. Sua madre (Nancy Kelly) pensa di porre fine alla sete di sangue della figlia uccidendola per poi togliersi la vita, ma la vicenda prenderà un'altra piega.

Mirato a sconvolgere lo spettatore, Il giglio nero riesce decisamente nel suo scopo non solo grazie a una trama scottante e funzionale, ma soprattutto per via di una messa in scena precisa e snervante. LeRoy infatti torna a maneggiare il bianco e nero (con l'elegante fotografia curata da Harold Rosson per la quale si aggiudicò una nomination agli Oscar) per rendere più cupa un'atmosfera già molto tesa di per sé. Attraverso un uso del montaggio perfetto nel ricreare tensione e ingabbiare lo spettatore, il film procede di buon passo, perdendo attrattiva solo verso la fine, con qualche lungaggine di troppo. Seppur sbrigativo e frettoloso su alcune tematiche che forse avrebbero richiesto maggior riguardo (come la decisione finale della madre o il legame tra la bimba e la nonna), Il giglio nero è destinato a lasciare il segno dopo la visione, scuotendo gli animi di tutti e impressionando per la sua crudezza cinica e a tratti documentaria. In ottima forma l'intero cast, che venne nominato a ben tre Oscar.