La selva dei dannati
La mort en ce jardin
Durata
104
Formato
Regista
In un immaginario paese sudamericano, ricco di miniere e confinante con il Brasile, scoppia una rivolta sedata nel sangue dal dispotico capitan Ferrero (Jorge Martínez de Hoyos). L'avventuriero Shark (Georges Marchal), la prostituta Djin (Simone Signoret) e il prete Lizzardi (Michel Piccoli) riescono a fuggire nella giungla.
Trasposizione del romanzo di José-André Lacour, La selva dei dannati è un racconto d'avventura capace di mutare la propria identità nel corso della narrazione: Buñuel, influenzato dall'ambiziosa produzione, dirige con il pilota automatico una prima parte ingessata dallo schema classico, mentre nella seconda, tutta ambientata nella giungla, si scatena dando libero sfogo al proprio immaginario simbolista. La religione, il denaro, le istituzioni, i piaceri della carne emergono all'ombra della fitta vegetazione, riflussi inevitabili di una società rappresentata dai protagonisti costretti alla convivenza. Un buon cast, a tratti poco affine ai metodi del regista (la Signoret fu accusata di aver avuto atteggiamenti “da diva” sul set) e un'ottima fotografia di Jorge Stahl Jr., in grado di rappresentare perfettamente l'afosità del clima tropicale: nel complesso, ben riuscito ma non si classifica tra le vette del regista spagnolo.