La moglie del prete
Durata
107
Formato
Regista
La disperata Valeria Billi (Sophia Loren), poco prima del suicidio, chiama un numero d'assistenza psicologica e viene convinta a non compiere l'efferato gesto da una calda voce maschile (Marcello Mastroianni). La protagonista, infatuata dell'uomo che si trovava dall'altra parte della cornetta, cercherà in tutti i modi di trovarlo non sapendo che in realtà si tratta di un prete.
Il soggetto di Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari e Dino Risi, affronta un argomento tabù – il celibato dei preti – con furbizia e soprattutto con superficialità. L'inossidabile coppia di interpreti continua ad avere un'alchimia particolare, che però purtroppo soccombe alle facilonerie da commedia grezza. La Loren è una macchietta, prigioniera di un personaggio che pensa enfaticamente a voce alta, mentre Mastroianni stravolge il proprio accento e ricerca grottescamente la dispensa dall'obbligo del celibato. Peccato perché lo spunto poteva dare adito a una pellicola importante, mentre il risultato è un'occasione sprecata da Risi per confrontarsi coraggiosamente con un tema quasi sempre evitato al cinema.
Il soggetto di Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari e Dino Risi, affronta un argomento tabù – il celibato dei preti – con furbizia e soprattutto con superficialità. L'inossidabile coppia di interpreti continua ad avere un'alchimia particolare, che però purtroppo soccombe alle facilonerie da commedia grezza. La Loren è una macchietta, prigioniera di un personaggio che pensa enfaticamente a voce alta, mentre Mastroianni stravolge il proprio accento e ricerca grottescamente la dispensa dall'obbligo del celibato. Peccato perché lo spunto poteva dare adito a una pellicola importante, mentre il risultato è un'occasione sprecata da Risi per confrontarsi coraggiosamente con un tema quasi sempre evitato al cinema.