L'assassinio di Sister George
The Killing of Sister George
1968
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
138 min.
Formato
Colore
Regista
Robert Aldrich
Attori
Beryl Reid
Susannah York
Coral Browne
Ronald Fraser
Patricia Medina
Hugh Paddick
Divenuta celebre grazie al ruolo di Sorella George in una serie televisiva, la matura attrice June Buckridge (Beryl Reid) entra in crisi quando i produttori minacciano di eliminare il suo personaggio. Tra alcol, rabbia, depressione e il tempestoso rapporto con Alice McNaught (Susannah York), il declino sarà inarrestabile. Da un soggetto teatrale di Frank Marcus, un dramma cupo e dirompente diretto da un Robert Aldrich in buona forma, che mette in scena una protagonista contraddittoria, umorale e assai sgradevole. La sceneggiatura di Lukas Heller (che, non a caso, firmò anche Che fine ha fatto Baby Jane del 1962 e Piano... piano, dolce Carlotta del 1964) si concentra sui dissonanti siparietti tra June e l'amante Alice, mirando a sviscerare la strisciante violenza emotiva dell'essere umano e tratteggiando i rapporti di forza come una prevaricazione tanto brutale quanto inevitabile. Di grande impatto il tema centrale, inerente all'omosessualità (per di più femminile, ancor più negata e disdicevole rispetto a quella maschile), strettamente legato alla distruzione del divismo, in una vicenda che sgretola quasi con compiacimento il mito del medium televisivo; il tutto veicolato tramite un linguaggio crudo e sarcastico, che contribuisce ad aumentare il disagio («Come si chiama il programma?»; «Il mondo di Clarabella la vacca»; «Devo quindi intendere che il ruolo in questione sia quello... di una vacca?»; «Una vacca molto umana, gliel'assicuro!»). Forse un po' prolisso, ma comunque pregevole e fondamentale per comprendere a fondo la poetica aldrichiana. Prove attoriali da manuale, con una Beryl Reid (candidata a un Golden Globe) in stato di grazia. Musiche di Gerald Fried, fotografia di Joseph F. Biroc.
Maximal Interjector
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