Così lontano, così vicino!
In weiter Ferne, so nah!
1993
Paese
Germania
Genere
Drammatico
Durata
144 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Wim Wenders
Attori
Otto Sander
Bruno Ganz
Peter Falk
Nastassja Kinski
Horst Buchholz
Solveig Dommartin
Willem Dafoe
Rüdiger Vogler
Lou Reed
Heinz Rühmann
Hanns Zischler
Mikhail Gorbachev
Seguendo l'esempio del suo amico Damiel (Bruno Ganz), sette anni dopo anche l'angelo Cassiel (Otto Sander) sceglie la mortalità e l'immanenza umana. Lo attende una Berlino profondamente cambiata, indirizzata verso nuovi modelli di sviluppo. Non un seguito ma una continuazione, questo film nasce dall'idea di documentare, a 7 anni di distanza dal fortunatissimo Il cielo sopra Berlino (1987), i radicali cambiamenti in atto nella fisionomia e nell'anima della capitale tedesca. Se da un lato la caduta del Muro ha ampliato gli spazi di libertà e circolazione, dall'altro, ed è l'aspetto predominante nella visione di Wenders, sembra aver depotenziato la sua dimensione poetica e orientato la città versa una occidentalizzazione sfrenata. Aspetto insolito per Wenders è questa vena polemica sottesa al film, molto più terrestre e meno aereo rispetto al suo precedente. Un evidente limite dell'operazione, tuttavia, è insito nella sua struttura disomogenea e complessa, in cui troppi temi e argomenti si sovrappongono: l'omaggio al noir con una sottotrama thriller, citazioni del cinema muto, personaggi e situazioni derivate dal primo lungometraggio, riflessioni politiche e molto altro. Pur con un suo innegabile fascino questa proteiforme sommatoria di fattori non del tutto coesi non fa raggiungere al film gli stessi risultati del suo predecessore. Troppi gli spunti, così come troppi gli attori, molti dei quali non adeguatamente valorizzati (Nastassja Kinski) o confinati in fugaci quanto enigmatiche apparizioni (Willem Dafoe). Tra le molte partecipazioni eccellenti Mikhail Gorbaciov e Lou Reed.
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