Bix – Un'ipotesi leggendaria
Durata
100
Formato
Regista
Due mesi dopo la morte di Bix Beiderbecke (Bryant Weeks), grande esponente del jazz anni Venti, il fratello Burnie (Mark Collver) si reca a New York per conoscerne la promessa sposa Liza (Sally Groth). Ad affiancarlo, il violinista Joe Venuti (Emile Levisetti), unico amico di Bix.
Pupi Avati si sposta dalla sua amata Emilia Romagna per approdare negli Stati Uniti e raccontare una delle sua più grandi passioni: la musica jazz. Un'occasione per rivivere la breve vita di un talento, pregna di indubbio sentimento e cura formale (messinscena e costumi d'impatto, colonna sonora coerente, interpretazioni più decise rispetto ai soliti personaggi avatiani timidi e riflessivi). Ma lo stile è eccessivamente contorto e la sceneggiatura, firmata dallo stesso Avati con il fratello Antonio, Lino Pastruno, Fred Chalfy e Mark Wolfson, risulta poco convincente nel suo tentativo di provocare empatia per i personaggi. Confezione notevole, contenuto discutibile: un'occasione sprecata, anche se non totalmente disprezzabile. Fotografia di Pasquale Rachini. Presentato in concorso alla 44ª edizione del Festival di Cannes.
Pupi Avati si sposta dalla sua amata Emilia Romagna per approdare negli Stati Uniti e raccontare una delle sua più grandi passioni: la musica jazz. Un'occasione per rivivere la breve vita di un talento, pregna di indubbio sentimento e cura formale (messinscena e costumi d'impatto, colonna sonora coerente, interpretazioni più decise rispetto ai soliti personaggi avatiani timidi e riflessivi). Ma lo stile è eccessivamente contorto e la sceneggiatura, firmata dallo stesso Avati con il fratello Antonio, Lino Pastruno, Fred Chalfy e Mark Wolfson, risulta poco convincente nel suo tentativo di provocare empatia per i personaggi. Confezione notevole, contenuto discutibile: un'occasione sprecata, anche se non totalmente disprezzabile. Fotografia di Pasquale Rachini. Presentato in concorso alla 44ª edizione del Festival di Cannes.