Gli imbroglioni
Durata
98
Formato
Regista
Roma, anni Sessanta. Dinanzi a un tribunale della pretura si sussegono diversi casi che vedono protagonisti truffatori siciliani, suore accusate di frode fiscale, medici invischiati in storie con giovanissime amanti. Una serie di situazioni improbabili, che movimenteranno la giornata lavorativa dei giudici.
Le note della canzone Gli imbroglioni, pubblicata nel 1963 da Giorgio Gaber (che compare brevemente nei titoli di testa), introducono una commedia costituita da diversi episodi, ciascuno dei quali si propone di sbeffeggiare con leggerezza l'indole truffaldina e fedifraga dell'italiano medio. Nonostante il cast corposo (Raimondo Vianello, Walter Chiari, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e molti altri) e i toni divertiti, il film non decolla mai e nessuno degli sketch riesce a spiccare e a distinguersi, mentre un sentore di ripetitività e improvvisazione rende la visione non fastidiosa, ma scarsamente coinvolgente. Tentativo malriuscito e piuttosto evanescente di ripetere il successo ottenuto nel 1954 da Steno con Un giorno in pretura. Sceneggiatura firmata dal regista Lucio Fulci con Giuseppe Moccia, Franco Castellano, Vittorio Vighi e Mario Guerra. Musiche di Carlo Rustichelli.
Le note della canzone Gli imbroglioni, pubblicata nel 1963 da Giorgio Gaber (che compare brevemente nei titoli di testa), introducono una commedia costituita da diversi episodi, ciascuno dei quali si propone di sbeffeggiare con leggerezza l'indole truffaldina e fedifraga dell'italiano medio. Nonostante il cast corposo (Raimondo Vianello, Walter Chiari, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e molti altri) e i toni divertiti, il film non decolla mai e nessuno degli sketch riesce a spiccare e a distinguersi, mentre un sentore di ripetitività e improvvisazione rende la visione non fastidiosa, ma scarsamente coinvolgente. Tentativo malriuscito e piuttosto evanescente di ripetere il successo ottenuto nel 1954 da Steno con Un giorno in pretura. Sceneggiatura firmata dal regista Lucio Fulci con Giuseppe Moccia, Franco Castellano, Vittorio Vighi e Mario Guerra. Musiche di Carlo Rustichelli.