Paura nella città dei morti viventi
Durata
93
Formato
Regista
Durante una seduta spiritica, la medium Mary Woodhouse (Catriona MacColl) assiste all'impiccagione di un sacerdote. Scampata a uno stato di morte apparente e aiutata dal giornalista Peter (Christopher George), si recherà a Dunwich – luogo legato alla visione – ignara del fatto che le porte dell'Inferno stiano per spalancarsi.
Dopo l'esordio horror con Zombi 2 (1979), Lucio Fulci persevera nel genere, deciso a personalizzare il proprio stile. A dispetto del titolo, Paura nella città dei morti viventi non si limita a un'ulteriore rilettura dell'archetipo orrorifico caro al regista George A. Romero: la contaminazione tra splatter, esoterismo e influenze della letteratura nera più nobile (testimoniata dal ricorso al nome Dunwich, preso in prestito dall'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft: suo il racconto L'orrore di Dunwich, del 1929) dà vita però a un ibrido grezzo e malriuscito. Sequenze di grande impatto, come la tumulazione di Mary Woodhouse o il sangue che lacrima dagli occhi di Rosie (interpretata da Daniela Doria), citate e amate anche da fan illustri quali Quentin Tarantino, rimangono isolate nel labirinto di una sceneggiatura confusa e raffazzonata. Pellicola comunque utile per comprendere la direzione che Fulci adotterà nel 1981 con ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà e Quella villa accanto al cimitero. Michele Soavi è Tommy Fisher. Sceneggiato dal regista con Dardano Sacchetti; musiche di Fabio Frizzi.
Dopo l'esordio horror con Zombi 2 (1979), Lucio Fulci persevera nel genere, deciso a personalizzare il proprio stile. A dispetto del titolo, Paura nella città dei morti viventi non si limita a un'ulteriore rilettura dell'archetipo orrorifico caro al regista George A. Romero: la contaminazione tra splatter, esoterismo e influenze della letteratura nera più nobile (testimoniata dal ricorso al nome Dunwich, preso in prestito dall'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft: suo il racconto L'orrore di Dunwich, del 1929) dà vita però a un ibrido grezzo e malriuscito. Sequenze di grande impatto, come la tumulazione di Mary Woodhouse o il sangue che lacrima dagli occhi di Rosie (interpretata da Daniela Doria), citate e amate anche da fan illustri quali Quentin Tarantino, rimangono isolate nel labirinto di una sceneggiatura confusa e raffazzonata. Pellicola comunque utile per comprendere la direzione che Fulci adotterà nel 1981 con ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà e Quella villa accanto al cimitero. Michele Soavi è Tommy Fisher. Sceneggiato dal regista con Dardano Sacchetti; musiche di Fabio Frizzi.