002 operazione Luna
Durata
90
Formato
Regista
Due imbranati ladruncoli (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia) vengono prelevati dai servizi segreti sovietici e utilizzati per sostituire due astronauti loro sosia, scomparsi in una missione di avvicinamento alla Luna. Il gioco reggerà finchè il colonnello Paradowsky (Franchi) e il maggiore Borovin (Ingrassia) non torneranno inaspettatamente in patria.
Nonostante il titolo richiami direttamente il più riuscito 002 agenti segretissimi (1964), anch'esso diretto da Lucio Fulci, 002 operazione Luna poco ha a che vedere con il precedente episodio delle avventure di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Oggetto di parodia, in questo caso, non è il cinema di spionaggio, ma l'ossessione per l'esplorazione astrale, che ancora a metà degli anni Sessanta contrapponeva Unione Sovietica e Stati Uniti. Satira di grana grossa che, nonostante una simpatica sequenza iniziale omaggiante il muto, si perde nelle ovvie gag fisiche e verbali del duo siciliano, al quale non viene risparmiata nemmeno una goffa passeggiata nello spazio. In particolare, le potenzialità comiche del gioco di equivoci causato dallo sdoppiamento dei ruoli non vengono sfruttate a dovere. Da segnalare una breve apparizione di Lino Banfi (il metronotte). Sceneggiatura di Vittorio Metz e Amedeo Sollazzo, musiche di Coriolano Gori.
Nonostante il titolo richiami direttamente il più riuscito 002 agenti segretissimi (1964), anch'esso diretto da Lucio Fulci, 002 operazione Luna poco ha a che vedere con il precedente episodio delle avventure di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Oggetto di parodia, in questo caso, non è il cinema di spionaggio, ma l'ossessione per l'esplorazione astrale, che ancora a metà degli anni Sessanta contrapponeva Unione Sovietica e Stati Uniti. Satira di grana grossa che, nonostante una simpatica sequenza iniziale omaggiante il muto, si perde nelle ovvie gag fisiche e verbali del duo siciliano, al quale non viene risparmiata nemmeno una goffa passeggiata nello spazio. In particolare, le potenzialità comiche del gioco di equivoci causato dallo sdoppiamento dei ruoli non vengono sfruttate a dovere. Da segnalare una breve apparizione di Lino Banfi (il metronotte). Sceneggiatura di Vittorio Metz e Amedeo Sollazzo, musiche di Coriolano Gori.