Party selvaggio
The Wild Party
Durata
95
Formato
Regista
Jolly (James Coco), attore brillante ormai in pieno declino, organizza un party che si trasforma prima in scorribanda sessuale e poi in tragedia, soprattutto per la sua amante Queenie (Raquel Welch).
Ispirato all'omonimo poema di derivazione autobiografica del 1926 di Joseph Moncure-March (e allo scandalo che coinvolse la star del muto Roscoe “Fatty” Arbuckle), il film è passato alle cesoie del montaggio, che ha reso una versione edulcorata e piatta di quello che aveva tutte le carte in regola per essere un conturbante e torbido dramma a sfondo sessuale nella Hollywood maleodorante delle feste, delle frustrazioni dei divi decaduti e dell'erotismo a buon mercato. La mano di Ivory è praticamente assente, per un film senza identità che non ha nemmeno il coraggio di essere pretenzioso. Si salvano, perlomeno, il mestiere del talentuoso James Coco (1930-1987) e l'avvenenza della bellissima Raquel Welch, il cui caratterino avrebbe scatenato più d'un attrito sul set.
Ispirato all'omonimo poema di derivazione autobiografica del 1926 di Joseph Moncure-March (e allo scandalo che coinvolse la star del muto Roscoe “Fatty” Arbuckle), il film è passato alle cesoie del montaggio, che ha reso una versione edulcorata e piatta di quello che aveva tutte le carte in regola per essere un conturbante e torbido dramma a sfondo sessuale nella Hollywood maleodorante delle feste, delle frustrazioni dei divi decaduti e dell'erotismo a buon mercato. La mano di Ivory è praticamente assente, per un film senza identità che non ha nemmeno il coraggio di essere pretenzioso. Si salvano, perlomeno, il mestiere del talentuoso James Coco (1930-1987) e l'avvenenza della bellissima Raquel Welch, il cui caratterino avrebbe scatenato più d'un attrito sul set.