
Maurice
Maurice
Premi Principali
Coppa Volpi per il miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia 1987
Durata
140
Formato
Regista
Nel pieno di una relazione platonica con il compagno di studi Clive (Hugh Grant), Maurice (James Wilby) deve fare i conti con la propria omosessualità nei primi anni del Novecento, a Cambridge. Quando Clive lo abbandona per paura che la loro liason venga scoperta, Maurice decide di sposarsi, salvo poi invaghirsi di Alec (Rupert Graves), in partenza per l'Argentina.
Seconda delle tre riduzioni cinematografiche che il californiano James Ivory traspone dai romanzi di E.M. Forster (le altre due sono Camera con vista, 1985, e Casa Howard, 1992), è tra tutte quella più debole. Nonostante una raffinata atmosfera, il film – tra i titoli più celebrati dalla comunità queer – arranca nel miscelare dolore e ieraticità, procedendo a raccontare, in maniera un po' programmatica, un sentimento da cui spesso ci si sente isolati. Glaciale e altero, risulta in ogni caso molto “sentito”, soprattutto dal suo autore, che dona all'operazione un'aura di fascino dalla quale è difficile distanziarsi totalmente. Trionfo alla Mostra di Venezia del 1987, dove passò in concorso: Coppa Volpi a Wilby e Grant, Leone d'argento ad Ivory, che propone il consueto mestiere, e Osella alle musiche di Richard Robbins.
Seconda delle tre riduzioni cinematografiche che il californiano James Ivory traspone dai romanzi di E.M. Forster (le altre due sono Camera con vista, 1985, e Casa Howard, 1992), è tra tutte quella più debole. Nonostante una raffinata atmosfera, il film – tra i titoli più celebrati dalla comunità queer – arranca nel miscelare dolore e ieraticità, procedendo a raccontare, in maniera un po' programmatica, un sentimento da cui spesso ci si sente isolati. Glaciale e altero, risulta in ogni caso molto “sentito”, soprattutto dal suo autore, che dona all'operazione un'aura di fascino dalla quale è difficile distanziarsi totalmente. Trionfo alla Mostra di Venezia del 1987, dove passò in concorso: Coppa Volpi a Wilby e Grant, Leone d'argento ad Ivory, che propone il consueto mestiere, e Osella alle musiche di Richard Robbins.