Mr. & Mrs. Bridge
Mr. & Mrs. Bridge
Durata
126
Formato
Regista
A cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, a Kansas City, si consumano i dissidi tra Walter Bridge (Paul Newman), un avvocato conservatore, e i suoi tre figli (Kyra Sedgwick, Margaret Welsh, John Bell/Robert Sean Leonard), alle prese con scelte di vita decisamente poco ortodosse. La moglie di Walter, India (Joanne Woodward), sembra l'unica a mantenere dolcezza e incanto.
James Ivory lavora ancora una volta su matrice letteraria (in questo caso su Mrs. Bridge, 1958, e Mr. Bridge, 1969, di Evan S. Connell) e dirige con grazia i signori Newman, alle prese con due ruoli particolarmente delicati. Joanne Woodward, soprattutto, riesce a oscurare l'astro del celebre marito Paul, grazie alla ispirata sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala, che conferisce al personaggio di India – e al suo talento d'attrice – vibranti sonorità empatiche. Il film, dalla fattura impeccabile, non è esente da difetti: l'eccessiva durata e alcune scelte stucchevoli ne fiaccano lo spirito. Il memorabile duetto tra i due attori, l'amore di Ivory per la sua storia e una dolcezza di fondo innegabile e coinvolgente, però, ne fanno un'opera complessivamente riuscita e degna di più di una lode. In concorso alla Mostra del cinema di Venezia del 1990, e candidato all'Oscar nella categoria migliore attrice (Woodward).
James Ivory lavora ancora una volta su matrice letteraria (in questo caso su Mrs. Bridge, 1958, e Mr. Bridge, 1969, di Evan S. Connell) e dirige con grazia i signori Newman, alle prese con due ruoli particolarmente delicati. Joanne Woodward, soprattutto, riesce a oscurare l'astro del celebre marito Paul, grazie alla ispirata sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala, che conferisce al personaggio di India – e al suo talento d'attrice – vibranti sonorità empatiche. Il film, dalla fattura impeccabile, non è esente da difetti: l'eccessiva durata e alcune scelte stucchevoli ne fiaccano lo spirito. Il memorabile duetto tra i due attori, l'amore di Ivory per la sua storia e una dolcezza di fondo innegabile e coinvolgente, però, ne fanno un'opera complessivamente riuscita e degna di più di una lode. In concorso alla Mostra del cinema di Venezia del 1990, e candidato all'Oscar nella categoria migliore attrice (Woodward).