Per legittima accusa
Guilty as Sin
Durata
107
Formato
Regista
David Greenhill (Don Johnson), accusato di aver ucciso la moglie, assume l'avvocato Jennifer Haines (Rebecca De Mornay). La donna gli crede nonostante alcune ambiguità dell'uomo, che tuttavia col procedere delle indagini si fanno sempre più sospette.
Un Lumet a corto di idee realizza un giallo dall'atmosfera interessante e che guarda soprattutto alla suspense di Hitchcock, per poi tradirne i presupposti con un finale abbastanza fiacco e prevedibile. Il regista non è aiutato da un cast pressoché anonimo, a partire dai protagonisti: scarsa l'alchimia tra un Johnson troppo impegnato a condire con eccessi il carattere de suo personaggio e l'avvocato apparentemente freddo della De Mornay. Notevoli le musiche firmate da Howard Shore, ma è probabilmente l'unico vero pregio della pellicola.
Un Lumet a corto di idee realizza un giallo dall'atmosfera interessante e che guarda soprattutto alla suspense di Hitchcock, per poi tradirne i presupposti con un finale abbastanza fiacco e prevedibile. Il regista non è aiutato da un cast pressoché anonimo, a partire dai protagonisti: scarsa l'alchimia tra un Johnson troppo impegnato a condire con eccessi il carattere de suo personaggio e l'avvocato apparentemente freddo della De Mornay. Notevoli le musiche firmate da Howard Shore, ma è probabilmente l'unico vero pregio della pellicola.